Prof. Disiano Preite

Disiano Preite

Disiano Preite nasce nel 1958 a Roma, dove frequenta la scuola americana, e giunge a Milano in tempo per frequentare il Liceo Manzoni e la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Statale.
Curioso, distratto e anche ingenuo quanto lo sono le persone con la testa fra le nuvole, crede profondamente nello studio e nella ricerca.
Laureatosi in Diritto Commerciale con Pier Giusto Jaeger, completa i suoi studi con un LL.MM. all’Università di Yale, dove stringe un sincero rapporto di lavoro e di amicizia con il preside, prof. Guido Calabresi, e con i docenti dell’Università statunitense (il prof. Hansmann, tra i tanti), rimanendo legato affettivamente e scientificamente anche a molti dei giovani conosciuti nel corso dell’anno americano.
In Europa, sviluppa le sue ricerche presso il Max-Planck-Institut di Monaco, alternando l´attività di studio alla professione.
Nel 1992 vince il concorso nazionale per professore associato di Diritto commerciale ed inizia ad insegnare Diritto delle assicurazioni nell´Università di Brescia.
Come avvocato, collabora inizialmente con il prof. Piero Schlesinger, lavorando poi nell´àmbito dello Studio Legale Chiomenti.
Per i suoi interessi scientifici, anche con riferimento all´analisi economica del diritto ed alle problematiche in tema di antitrust, è particolarmente vicino alla Scuola di Guido Rossi, con cui condivide anche la passione politica.
Affascinato dal diritto societario, dopo la prima monografia su La destinazione dei risultati nei contratti associativi (Milano, 1988) dedica ampio spazio allo studio della teoria dei giochi di von Neumann (oltre all´inglese e al francese, legge correntemente anche il tedesco), prima di scrivere L'”abuso“ della regola di maggioranza nelle deliberazioni assembleari delle società per azioni (Milano, 1992) e la prima parte del volume dedicato all´Assemblea nel Trattato delle società per azioni curato da Colombo e Portale (Torino, 1993).
Particolarmente attento ai profili metodologici ed esegetici, spazia dalla lettura di Lombardi allo studio di Esser, sino agli ultimi lavori di Habermas.
Una delle sue ultime fatiche, in gran parte manoscritta ed inedita, ricostruisce il pensiero dei più importanti filosofi del diritto contemporanei, seguendo l´insegnamento di Guido Calabresi, per il quale lo studio di tale pensiero costituisce la premessa di una qualsiasi maturità scientifica.
Amante della discussione, è capace di trascorrere ore a dibattere un problema per sviscerarlo a fondo; attraversando poi la prospettiva storica e filosofica per inquadrare correttamente un fenomeno giuridico.
Consapevole della particolare sensibilità del diritto societario e dei mercati di fronte allo sviluppo economico, approfondisce aspetti negli anni Novanta ancora in formazione (cfr il suo Linee di riforma dell'ordinamento societario nella prospettiva di un nuovo ruolo degli investitori istituzionali, Banca d'Italia, Roma, 1994, nonché il saggio Profili giuridici dell'introduzione in Italia di operazioni di prestito di titoli, apparso postumo nel volume collettaneo su L´integrazione fra imprese nell'attività internazionale, Torino, 1995), collaborando al cd “terzo settore”, seguendo la nascita delle non profit, e predisponendo i primi codici etici delle associazioni di imprese.
Le sue riflessioni ed i suoi continui stimoli in materia di “società aperta” finiscono per rappresentare il contributo fondamentale per la definizione del primo terreno di indagine dell´Associazione che porta il suo nome.
Vive sempre intensamente. Sposatosi subito dopo aver saputo della malattia, in due anni riesce a conoscere le gioie della paternità di Alesia, del matrimonio e del riconoscimento accademico.
Scompare a Milano nel 1994, a occhi aperti, curioso anche di sapere cosa avrebbe trovato nell´al di là.